mercoledì, marzo 02, 2011

Un atto d'amore per Fukio Mitsuji: 103 piccoli post su Fukio Mitsuji

Un blog come questo che vuole raccontare la strepitosa epopea di Bubble Bobble non può non segnalare questo post. Pura poesia mista a malinconia. Segnalo alcuni passaggi random:

41. Che poi, erano anni duri anche per le traduzioni dei giochi. In Occidente, i due draghetti sono noti come Bub e Bob e il tremendo balenottero schelettrico è chiamato Barone Von Blubba. Invenzioni di qualche estroso addetto alla manualistica delle versioni locali con troppa fantasia.In effetti "Barone Von Blubba" è davvero uno sballo, però, insomma, un po' di filologia!

59. Questa scritta BR10 non l'ho mai capita. Ma nelle conversioni per console e home computer giapponesi cambia quasi sempre. Che sia un'istruzione in assembly che cambia di processore in processore, e dunque di console in console? Internet non serve a niente, quando si cercano le risposte davvero importanti nella vita.


85. Mi spiego: posso dire che "Bubble Bobble è l'equivalente in ambito coin-op dell'Inferno dantesco: un viaggio iniziatico che, tramite l'impiego di archetipi e nuclei narrativi mira ad allegorizzare la ricerca del sé". Bene. Questo non vuole snaturare quello che Bubble Bobble è di per sé. Né sostenere che questo è il piano di lettura a cui obbligatoriamente bisogna vivere l'esperienza ludica. Una critica del genere mira a creare delle opportunità interpretative aggiuntive. Molte volte si osteggia la critica ai videogame perché puzza un po' di "parliamo difficile dei videogame per nobilitarli culturalmente". Be', i videogame non hanno nessun bisogno di essere nobilitati. E proprio per questo, per la loro dignità intellettuale intrinseca, ci si può fare tutto quello che si vuole. Anche creare dei piani di lettura non pensati dall'autore originale.

Trovate tutto nel blog di Andrea Babich. Buona lettura.

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