giovedì, agosto 23, 2007

43esimo schermo (dopo la pausa estiva)

Dopo qualche giorno di lontananza dal blog causa pausa estiva eccoci di nuovo qui. Prima di iniziare a parlare del 43esimo schermo però vorrei fare una piccola parentesi sulle sale giochi: ho avuto modo di passare alcune settimane a Riccione per lavoro, e mi sono reso conto di come le sale giochi restino un polo di attrazione incredibile per i turisti, soprattutto per i ragazzini. Peccato però che i vecchi arcade sia quasi letteralmente spariti, sopravvive solo poca roba e comunque tutta di terza generazione. Solo in una sala giochi sono riuscito a trovare un vecchio cabinotto con un emulatore che metteva a disposizione di noi vecchi malati un bel po' di giochi della stagione d'oro degli arcade: Outrun, Bubble Bobble, Rastan, Double Dragons... Da questa piccola parentesi nostalgica emerge un dato abbastanza netto: la sensazione di giocare di fronte a un cabinotto resta qualcosa di unico, che nessun computer o emulatore su consolle potranno mai imitare.
Ma veniamo a noi: il 43esimo schermo si fa in un baleno, quindi state tranquilli. Restate fermi buoni buoni lì dove siete, aspettate che i primi tre fessacchiotti si muovano e poi li seccate. Avanzante poi un altro po' e sistemate anche gli altri tre deficienti. A questo punto vi resta soltanto un fetido balenottero viola nella parte destra dello schermo. Per sbollarlo avete due possibilità: o ve ne restate a sinistra, aspettate quatti quatti che arrivi una bolla con il fulmine e lo sistemate, oppure scendete dall'alto e fate un'incursione nel campo nemico, come si vede nel video linkato nel titolo. In entrambi i casi la situazione si risolve in quattro e quattr'otto, quindi iniziate a preparavi al 44esimo perchè ci siamo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Giocare su un cabinato no ha paragoni!

Il mio sogno sarebbe comprare questo: http://www.dreamauthentics.com/el_gallery.html

Bel blog!

Baron Von Blubba ha detto...

mamma mia... stupendo! non mi parlare del cabinato perchè è un argomento su cui rischio pesantemente il divorzio... in fondo il cabinato è come il flipper: si gioca con il corpo, con il bacino... insomma, la lezione di Verdone in Troppo Forte è embleatica.